ADAS: è l’acronimo che sentiremo sempre più spesso quando si parla di auto e di riparazione dei cristalli. Sta per sistemi avanzati di assistenza al guidatore. E cosa c’entra l’ADAS coi cristalli e coi carrozzieri? Semplice: questi mille dispositivi (come sensori pioggia, regolazione automatica della velocità, frenata d’emergenza) sono installati nei parabrezza delle auto di gamma alta e medioalta. Pertanto, non basta sostituire il parabrezza: serve ricalibrare tutti i sistemi. Ricalibrare i sensori integrati nei vetri. Il problema viene evidenziato bene dalla rivista Carrozzeria Autorizzata, che ringraziamo per aver sollevato la questione.
In più, per i carrozzieri, vanno considerate le criticità dello scollaggio del parabrezza rotto (dotato di ADAS) e dell’incollaggio del parabrezza nuovo. Senza dimenticare che i cristalli sono parte della carrozzeria ormai, contribuendo alla rigidità del veicolo, e pertanto le operazioni in officina sono più delicate.
Il singolo carrozziere si trova davanti a un ostacolo: può sì togliere il vecchio cristallo, incollare quello nuovo. Dopodiché però deve portare l’auto da una concessionaria ufficiale della Casa, che ha strumenti di autodiagnosi e calibrazione elettronica. Talvolta le concessionarie si rifiutano di calibrare auto cui è stato sostituito un parabrezza rotto con uno originale ma senza il logo del produttore.
A fare concorrenza nel mondo della riparazione dei parabrezza con ADAS sono i network di riparazione: fra gli altri, Carglass, Doctorglass, Glassdrive, Motorglass, MyGlass, SPEED Glass, Vetroauto, Vetrocar. Siamo a 1.229 centri in Italia, in crescita del 3,9% sul 2017, con un trend in salita costante. Network che hanno sottratto parecchio lavoro ai carrozzieri indipendenti: abbiamo perso parte di quello specifico settore della sostituzione del parabrezza. A peggiorare le cose, infatti, sono le polizze assicurative che proteggono contro la rottura dei cristalli (in caso di grandinata o altro): il cliente viene canalizzato dalla compagnia assicuratrice verso il network di riparazione. Qui, gli viene promesso aggirando bellamente le regole, non pagherà penalità: zero franchigie.
Comunque, pure chi si dedica esclusivamente ai cristalli non naviga nell’oro: la riparazione del vetro sta tornando in concessionaria perché le filiali delle Case hanno l’attrezzatura sempre aggiornata.
Ragionando su grandi numeri, il grosso arriva dalle società di noleggio a lungo e a breve termine, e dal car sharing: ogni modello con il parabrezza rovinato finisce nel centro riparazione del network. Oltretutto, su 100 auto nuove immatricolate, 25 sono del noleggio e 20 delle società. Vetture spesso con gli ADAS.
Ecco perché nel titolo parliamo di sfida: il carrozziere indipendente può evolversi, mutare in base alle condizioni di mercato, nonostante un allarme economico in quanto l’investimento necessario per competere è notevole. Solo per dare un’idea, i carrozzieri possono comprare sistemi di calibrazione multimarca con una spesa dai 5.000 ai 20.000 euro (a seconda dell’attrezzatura già in possesso dell’officina e del numero di pannelli). All’origine delle difficoltà, c’è un errore preciso: le carrozzerie si sono rivolte ai brand della sostituzione dei cristalli. Occorre invece fare da sé, investire, rischiare, per riportare i cristalli nella carrozzeria dotata dell’attrezzatura necessaria: la sfida è lanciata.
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